Abbiamo intervistato Michele Balasini, da più di 15 anni dirigente sportivo nel mondo del calcio femminile e uomo fondamentale per le fortune di innumerevoli società, dal Veneto all’Emilia Romagna, passando dalla Lombardia e non solo, dai campionati di Promozione alla Serie B Nazionale.
Si parla (forse) troppo poco del lato “rosa” del Calcio, quasi come se non ci si credesse abbastanza, perché in fondo si sa, dai, alla fine è uno sport per uomini!
Invece no.
Per niente.
In verità esiste un sistema, un movimento, un mondo intero votato a promuovere, incentivare e sponsorizzare tutte quelle ragazze che, come tanti nostri amici, amano profondamente da sempre, sin da bambine, tirare due calci ad un pallone.
Ma bisogna crederci, bisogna operare per fare in modo che le calciatrici guadagnino lo stesso rispetto riservato ai colleghi maschi, bisogna aiutare, ideare, investire, dedicare tempo ed energie per dare visibilità ad uno sport che poco prima del COVID stava finalmente per entrare nel cuore di tutti.
E in quanto a crederci sul serio, di fronte a noi abbiamo qualcuno che ha dedicato energia, tempo e passione alla causa. Dirigente sportivo nel mondo del calcio femminile da più di quindici anni, ha contribuito alle fortune di innumerevoli società, dal Veneto all’Emilia Romagna, passando dalla Lombardia e non solo, dai campionati di Promozione alla Serie B Nazionale, da sempre in prima linea nella battaglia per far ottenere il posto che si merita a questo favoloso universo calcistico, diamo il benvenuto a Michele Balasini.
Ciao Michele, grazie per aver accettato il nostro invito.
Grazie a Voi.
Partiamo da una domanda forse banale: quando e perché hai deciso di avvicinarti ed appassionarti al mondo del calcio femminile?motivo semplicissimo: la passione per il calcio che ho trasmesso a mia figlia Federica l’ha portata ad amare questo sport, Nel ruolo di portiere, con buone soddisfazioni, fino alla B nazionale. Da qui è stato naturale farsi la domanda "perché non fare il dirigente?" e semplice darsi una risposta. Una risposta che mi ha permesso di scoprire un mondo fantastico dove ci sono tante cose da fare dove ho trovato relazioni ed amicizie importanti, pur con colori di maglie differenti.
Il percorso di crescita che sta affrontando negli ultimi anni il calcio femminile è sicuramente invidiabile, ma quali sono le differenze ad oggi non ancora colmate con il corrispondente maschile?
Sinceramente se penso a 15 anni fa, quando ho iniziato, si sono fatti molti passi in avanti riguardo alla visibilità sui media. Penso ai nostri mondiali del 2019, al numero di squadre nei vari campionati Nazionali e Regionali e all’aumento delle tesserate. I gap rispetto al settore maschile sono ancora tantissimi, uno fra tutti il vivaio: qualsiasi società maschile parte dai Pulcini fino alle altre categorie. Nel femminile spesso e volentieri molte società non hanno tutte le categorie ma solo la prima squadra.
Che cosa dovrebbe cambiare o avvenire nel movimento del calcio femminile per raggiungere i livelli di popolarità che si merita?
Più nel movimento servirebbe un concetto diffuso e semplicissimo: il calcio può essere declinato anche al femminile! Se poi pensiamo al numero delle tesserate nei Paesi del Centro e Nord Europa o del Nord America...
Veniamo ora alla tua attuale avventura, come ti trovi a Mantova e che aspettative hai per questo campionato dalla tua squadra?
Dopo esperienze fuori Regione, a Chievo (allora Fortitudo Mozzecane), ed a Formigine (MO) col PGS Smile, la mia storia è stata sempre nel mantovano, la mia città del resto. Mantova Women, nuovo nome di ASD Casalmartino, società nella quale sono fin dalla sua nascita, nel 2021, con la quale abbiamo conquistato nel primo anno la promozione nel Campionato di Eccellenza, è una bella realtà che ci sta dando belle soddisfazioni. Siamo, ad oggi 27 novembre, al 3° posto e ce la giochiamo con squadre fortissime in una realtà, l’Eccellenza Lombardia dove la qualità è ai massimi livelli nazionali.
Parliamo di Agenti e Osservatori, quanto sono presenti e quanto incidono nel mondo del calcio femminile?
Ho notato che negli ultimi tempi la presenza di agenti ed osservatori si è fatta intensa.
Attualmente nel Mantova Women sono tesserate atlete che provengono da fuori Regione?
Sì, abbiamo una massiccia presenza da Verona e tesserate che provengono da Regioni più lontane, Piemonte e Toscana, per esempio.
Che consigli daresti ad una calciatrice che volesse intraprendere una carriera professionistica?
Di lavorare, di crederci, di non abbattersi e, sembrerà retorico, di non smettere mai di sognare. Permettimi un mio punto di vista espresso nel lontano 2010, allora dissi: “Ragazze, io non so quando, ma sono certo che fra qualche anno qualcuna di voi potrà vivere di calcio”. Non voglio sembrare presuntuoso ma qualcuna a cui l’ho detto, da qualche tempo, sta realizzando quello che allora era un sogno.
L’ultima domanda riguarda noi, conosci Cambiosquadra.it? Cosa pensi del sito?
Lo conosco, secondo me è sicuramente qualcosa di molto interessante, in modo particolare per il calcio dilettantistico dove risulta uno strumento davvero utile sia per le società che per i giocatori e poi, per quanto riguarda il femminile, penso che sia un’ottima occasione per tutti gli operatori del settore. Del resto, come ho detto prima, aumentare la visibilità non è tra le cose principali per il Movimento?
Grazie Michele e forza Mantova Women!
Assolutamente, sempre!
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