Super classico degli anni ’80, è il ruolo che ha reso celebri tutte le “coppie del goal” e immortale il 4-4-2, LO schema della seconda punta.
Ma la verità è che questa posizione in campo non è stata affatto abbandonata; le seconde punte (o sottopunta nell’accezione moderna) vivono ancora al giorno d’oggi come un trait d’union tra il doble pivote a centrocampo e gli uomini offensivi.
E’ l’uomo degli ultimi 30 metri. Deve saper giocare tra le linee avversarie, deve capire quando tagliare internamente il campo, quando invece è più utile garantire ampiezza alla squadra spostandosi sugli esterni; deve essere bravo nell’uno contro uno nelle due fasi, deve saper crossare in corsa, avere il tiro dalla distanza ma anche all’interno dell’area di rigore, fornire assist e fare goal. È inoltre molto importante che sia abile nello scegliere il tempo negli inserimenti, nello smarcamento e deve saper lavorare con i compagni del centrocampo.
In fase difensiva gli viene chiesto di recuperare la palla nella metà campo avversaria, non dando né tempo né spazio agli avversari di ricompattarsi efficacemente. Questo avviene attraverso un efficace pressing ultra offensivo che, generalmente si richiede grande spirito di sacrificio. Torna all'elenco dei ruoli calcio