Il ruolo del mediano, definito alcune volte ala centrale, è da sempre fondamentale negli scacchieri tattici degli allenatori.
Dotato di enorme spirito di sacrificio, il mediano si trova ad operare nella zona più nevralgica del campo che va per vie centrali e sta a metà tra difesa e attacco, lì dove il gioco si costruisce e si distrugge.
Per questo il ruolo del mediano si divide tra il più ruvido e grintoso incontrista (o interdittore) e il più lezioso ed elegante regista (o play davanti alla difesa).
In ogni caso, al mediano moderno viene chiesto di impostare il gioco, spesso abbassandosi tra i due centrali di difesa, con rapidità ed efficacia, per poi creare linee di passaggio e possibilità di triangoli coi compagni, sempre facendo viaggiare il pallone a due tocchi ad altissime frequenze.
Il tutto, rifinito da un lavoro “sporco” e spesso non appariscente a sostegno delle due mezzali più qualitative e creative, alle quali il mediano deve garantire protezione oltre che offrire una raffinata organizzazione mentale di marcature preventive quando si attacca, con l’obiettivo di
recuperare il pallone, una volta perso, nella zona di campo più alta possibile.
Il mediano è il metronomo del sistema in cui gioca.
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